lunedì 9 gennaio 2017

Termini tecnici :-)

Dato che nelle mie ricette vi sciorino spesso termini francesi e non solo come una “che ne sa” perché sono ormai parte del mio vocabolario, iniziamo a capire cosa significano e cosa sono!! 

Partiamo con la Pâte à choux che io adoro. Choux in francese significa cavolo...infatti io solitamente girello per la cucina canticchiando “pasta a cavoletto, pasta a cavoletto :-3” altro che termini impegnati da figacciona. 
 
Si tratta di una pasta neutra con forma tonda simile appunto ad un cavolo verza, per capirci meglio è la pasta con cui si fanno i bignè, ma può essere usata per vari dolci.

E’ composta da acqua, latte, burro, poca farina e uova. Niente lievito, è affascinante come riesca a gonfiare in quel modo senza uso di lievito! *___*

Per la buona riuscita della pasta serve una farina debole e quindi con una bassa percentuale di proteine, perché il glutine conferisce elasticità all'impasto che invece deve risultare friabile.
Si procede lavorando la farina a caldo in una pentola con acqua, latte, burro e sale...lo zucchero deve essere pochissimo. Una volta raffreddato l’impasto, si aggiungono le uova fino a ottenere una pasta densa e semi-lucida, le dosi vanno seguite alla lettera per un buon risultato.
Si mette poi in una sacca da pasticceria e si spreme (in varie forme a seconda dell’occorrenza) su una placca da forno. Al momento di cuocere, per gonfiare, sarebbe meglio farle subire uno shock termico e proseguire la cottura a una temperatura più bassa e costante.
Gonfiando in forno diventa cava al suo interno e può essere farcita a piacere con ingredienti dolci o salati. Può anche essere fritta.



E ricordate sempre, a tutto si può rimediare!!

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